Un recente articolo di Wired, “Seems bad out there“, ci mette di fronte a una serie di rischi emergenti per i quali, molto probabilmente, non siamo preparati.
Dal sofisticato utilizzo dell’intelligenza artificiale per truffe e attacchi informatici, alla potenziale minaccia dei computer quantistici sulla nostra privacy, fino a scenari apocalittici in cui le comunicazioni collassano.
AI scammer, grid attack, quantum crack (belli i computer quantistici, se non vengono usati per scopi malevoli), phone dead zone e GPS blackout.
Cosa succederebbe se una catastrofe ci privasse delle reti di comunicazione a cui siamo abituati? L’articolo ipotizza scenari in cui i nostri smartphone diventano inutili e l’accesso a internet scompare. Siamo preparati a connetterci e a sopravvivere in un mondo senza infrastrutture digitali?
Questi scenari, seppur distopici, ci invitano a riflettere sulla nostra capacità di affrontare rischi tutt’altro che improbabili e sull’importanza di prepararci a un futuro incerto.