Contiamo fino a 48 (ore)

Mi piace questo breve passaggio dell’intervento di Bryce Dallas Howard.

Ne vedo diverse letture, tutte interessanti anche se non tutte rilevanti allo stesso modo per ognuno di noi.

Lei è un’attrice, e qui ci parla di come i personaggi pubblici possano essere spinti a condividere tutti gli aspetti della loro vita privata, impattando anche sui propri cari e sulla vita familiare.

Ma anche per chi non è un personaggio pubblico (anche se forse tutti, a causa dei social, abbiamo in fondo in fondo una magari minima presunzione di esserlo, sia che si abbiano 100 amici su Facebook, sia 20.000 su Instagram), possiamo trarne uno spunto importante: aspettiamo 48 ore prima di condividere sui social un qualcosa che ci è accaduto.

Lei suggerisce di farlo essenzialmente per poter vivere davvero il momento insieme ai propri cari.

Personalmente credo sia importante – anche se si tratta di un fatto che coinvolge solo noi stessi – che aspettare ci consente di lasciar decantare, di togliere quella patina di egocentrismo che ci porta a pensare che tutto quello che viviamo sia per forza importante o interessante anche per gli altri, e concentrarci piuttosto sul significato che quel fatto ha per noi.

E poi, come afferma anche Bryce, condividiamo con uno scopo. Perché lo scrivo? Qual è il valore per chi lo legge?

Concediamoci il lusso di non sentirci troppo importanti, di non dover per forza essere “giusti”, e viviamo il momento.

Sono due minuti ben spesi.

Qui invece il video intero

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