Più corsi per tutti? Ma anche no.

Il Post di oggi porta alla ribalta del grande pubblico un fenomeno già più che evidente agli osservatori più attenti (e cinici) dei social: quello dei tantissimi formatori che pretendono di insegnare come diventare ricchi, spesso esibendo stili di vita irreali e non corrispondenti alla realtà (un video girato con lo sfondo di una Lamborghini a Dubai non è garanzia di ricchezza).

Questo fenomeno è scoppiato non solo su TikTok (dove fa più danni, vista l’età media degli utenti), ma anche su Facebook e su LinkedIn.

Persone più o meno note – o che convincono chi ci casca che sono note – che si buttano nel business motivazionale, mettendosi a vendere corsi.

Nell’ultimo periodo è tutto un fiorire di corsi come questi.

Oltre a questa nuova moda c’è purtroppo un altro filone, quasi più sconvolgente: corsi “firmati” da prestigiosi centri e affidati a persone prive dell’esperienza minima necessaria a insegnare qualcosa a qualcuno. Men che mai a pagamento (spesso anche a costi elevati).

Capisco che l’idea di poter diventare ricchi o di svoltare faccia gola a tutti, ma ATTENZIONE a chi si spaccia per docente senza avere alle spalle reali competenze sul tema che dovrebbe insegnare. Ormai con i social è possibile verificare età, storia formativa, percorso professionale di chiunque. Prima di acquistare un corso che sembra garantirci ricchezza a costo zero facciamo un controllino. Altrimenti gli unici ad arricchirsi saranno questi soggettoni qui.

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